02.1. InformativaGestanti D.151
AD USO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
ED ENTI GESTORI
COME MATERIALE DI INFORMAZIONE
DA FORNIRE PER LETTURA E COME INFORMATIVA ALLA DONNA CHE COMUNICA ALLA SCUOLA
IL SUO STATO DI GRAVIDANZA
INFORMAZIONI SUI RISCHI
per la salute e la
sicurezza delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento
(D.Lgs. 151/01 giΰ D.Lgs. 645/96)
documento
contenente INFORMAZIONI sui rischi
e le misure di prevenzione e protezione
adottate
cosμ come
previsto dal d.lgs.151/01
gia artt.
4 e 5 del D.Lgs 645/96
Allegato al
Documento 151/01
indice
Premessa...................................................................................................................................................................................... 3
1. lapproccio
alla valutazione del rischio................................................................................................... 3
1.1. Alcune definizioni......................................................................................................................................................... 3
1.2. Significato della Valutazione..................................................................................................................................... 4
2. Gravidanza e rischio...................................................................................................................................................... 4
2.1. Importanza
di una preliminare e precoce informazione e coinvolgimento della donna............................... 4
2.2. Coinvolgimento e consenso della donna................................................................................................................. 5
3. modalitΰ di
intervento dei datori di lavoro.............................................................................................. 5
3.1. Protocollo operativo per Dirigenti Scolastici e
GESTORI nei casi di gravidanza......................................... 5
4. schema protocollo operativo.............................................................................................................................. 7
5. Gruppi di mansioni e sintesi attivitΰ specifiche........................................................................................... 8
SCHEDA 1.
Fattori di rischio in GRAVIDANZA Mansione: Personale ausiliario........................................................ 9
SCHEDA 2.
Fattori di rischio in GRAVIDANZA Mansione: Personale Insegnante.................................................... 10
SCHEDA 3.
Fattori di rischio in GRAVIDANZA Mansione: Personale Cucina e Mensa............................................ 11
SCHEDA 4.
Fattori di rischio in GRAVIDANZA Mansione: Personale Servizi vari................................................... 12
SCHEDA 5.
Fattori di rischio in GRAVIDANZA Mansione: Personale Portineria e Centralino................................. 13
SCHEDA 6.
Fattori di rischio in GRAVIDANZA Mansione: Personale Amministrativo............................................ 14
6. lavori vietati durante la gestazione e per sette
mesi dopo il parto...................................... 15
7. TABELLA
RIASSUNTIVA DEI FATTORI DI RISCHIO, DELLE MANSIONI IMPLICATE E DELLE
PRESCRIZIONI PER LE LAVORATRICI............................................................................................................................................................................. 17
1. AGENTI FISICI............................................................................................................................................................... 17
2. LAVORI FATICOSI, PERICOLOSI, INSALUBRI....................................................................................................... 18
3. AGENTI BIOLOGICI...................................................................................................................................................... 19
4. AGENTI CHIMICI.......................................................................................................................................................... 20
8. informazione.................................................................................................................................................................... 21
9. SCHEDA
SPECIFICA ANALISI MANSIONI E RISCHI.................................................................................................. 22
10. SCHEDA
PRESCRIZIONI PER LA LAVORATRICE.................................................................................................... 24
11. nota finale....................................................................................................................................................................... 25
Il Decreto Legislativo 151/01 che ha sostituito il 645 del novembre 1996 in attuazione della Direttiva CEE 92/85 prescrive misure per la tutela della sicurezza e della salute delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento fino a sette mesi dopo il parto.
Queste misure vanno prese in considerazione ed
attuate da parte del Datore di lavoro al momento della avvenuta informazione
dello stesso da parte della lavoratrice interessata.
Il Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n. 626
allart.4 prevede: 1. Il datore di lavoro, in relazione alla natura
dellattivitΰ dellazienda ovvero dellunitΰ produttiva, valuta, nella scelta
delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici
impiegati, nonchθ nella sistemazione dei luoghi di lavoro, i rischi per la
sicurezza e per la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti
gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari.
In seguito alla Valutazione dei Rischi prevista
dallarticolo 4 del D.Lgs.626/94 e successive modifiche effettuata presso la
sede della Scuola .................... .............. risultano evidenziati e
poi valutati alcuni fattori di rischio.
Questo Documento, piω specifico, ma integrativo di
quello 626, analizza questi fattori di rischio relativamente alla esposizione
del personale femminile dipendente della Scuola ....................
...............
La valutazione del rischio θ stata effettuata
attraverso un esame sistematico di tutti gli aspetti dellattivitΰ lavorativa
per identificare le cause probabili di danni alla salute e stabilire in che
modo tali cause possano essere eliminate o ridotte. Conformemente a quanto
prescritto dalle norme attualmente in vigore la valutazione si θ sviluppata in
3 fasi:
Pericolo:
proprietΰ o qualitΰ intrinseca per cui una cosa (per esempio materiali, metodi
o pratiche di lavoro) puς provocare un danno.
Rischio:
probabilitΰ che il danno potenziale si verifichi nelle condizioni di
utilizzazione e/o di esposizione, nonchι entitΰ eventuale del danno stesso.
Lavoratrice gestante: ogni lavoratrice in stato di gravidanza che informi
del suo stato il proprio datore di lavoro conformemente alle norme vigenti.
Lavoratrice puerpera: ogni lavoratrice che si trovi nel periodo di alcune
settimane dopo il parto (puerperio) e ne informi del suo stato il proprio
datore di lavoro conformemente alle norme vigenti.
Lavoratrice in periodo di allattamento: ogni lavoratrice che si trovi nel periodo in cui
allatta il proprio figlio e ne informi del suo stato il proprio datore di
lavoro conformemente alle norme vigenti.
Il termine valutazione intende una revisione della
valenza patogena dei rischi giΰ identificati in considerazione dello stato
fisiologico della gestante e della salute del nascituro.
Lelencazione dei fattori di rischio che vengono
riportati nelle pagine seguenti analizza nel modo piω completo possibile,
raggruppando per tipologie di mansioni, i principali rischi presenti in una
struttura quale θ la Scuola .................... .............. , cosμ da poter
attuare un sistema di tutela nei confronti delle lavoratrici in stato di
gravidanza.
E stata poi prevista una Scheda di analisi e
controllo (Scheda Specifica Analisi Mansione e rischi Paragrafo 9) da
utilizzare caso per caso per una piω puntuale valutazione.
Sulla base dei dati compilati in questa Scheda sarΰ
possibile calibrare le attivitΰ che la donna potrΰ svolgere, le eventuali
necessitΰ di pause, alternanze posturali, modifiche dellorario, ed altre
specifiche esigenze di ogni singola gestazione, compresa linterdizione al
lavoro.
La gravidanza non va considerata una malattia, ma un
momento, certamente particolare, della vita.
La protezione della salute delle gestanti puς essere
adeguatamente affrontata applicando le procedure e regole esistenti nei
rispettivi ambiti.
Molte donne lavorano durante la gravidanza e molte ritornano
al lavoro quando stanno ancora allattando.
Comunque alcuni fattori di rischio presenti sul posto
di lavoro possono influire sulla salute delle nuove madri e di quelle che
stanno per diventarlo, come anche dei loro bambini.
Una gravidanza comporta notevoli cambiamenti dordine
fisiologico e psicologico. Lequilibrio ormonale θ molto sensibile e
lesposizione a fattori suscettibili di turbarlo puς determinare complicazioni
tali ad esempio da produrre anche interruzioni di gravidanza.
Condizioni suscettibili di essere considerate
accettabili in situazioni normali possono non esserlo piω durante la
gravidanza.
E importante ricordare come non ci si debba
orientare solo alla protezione della fertilitΰ della donna, ma tutelare
pienamente anche il frutto del suo concepimento.
Se θ vero infatti che non θ difficile identificare le
lavoratrici che hanno partorito di recente o che stanno allattando, altrettanto
non puς dirsi delle lavoratrici gestanti. Vi θ un periodo di 30-45 giorni in
cui una lavoratrice puς non essere ancora consapevole del proprio stato e non θ
quindi in grado di informare il datore di lavoro o esita a farlo.
Vi sono perς alcuni agenti fisici, chimici e biologici che possono nuocere al nascituro nel periodo immediatamente successivo al concepimento, per i quali si impongono appropriate misure preventive.
Da qui la notevole importanza del rendere consapevole
la donna delle possibili fonti di danno per la sua gestazione perchι possa
mettere in atto la prevenzione comunicando tempestivamente il suo stato al
datore di lavoro e per mettere in atto le misure di tutela programmate.
Poichι il primo trimestre
di gravidanza θ il periodo di maggiore vulnerabilitΰ in termini di possibili
danni permanenti al nascituro, tutte le necessarie misure di protezione della
madre e del nascituro dovrebbero iniziare il piω presto possibile.
E importante ricordare alle lavoratrici che
intendono affrontare una gravidanza quanto sia delicato il periodo del primo
trimestre in relazione allorganogenesi fetale che avviene in tale epoca e
soprattutto che sono critici al fine dellimpianto dellembrione i primi giorni
della fecondazione.
In questo periodo le modificazioni morfologiche del
corpo della madre sono ancora scarse e probabilmente non vengono istintivi
alcuni comportamenti di protezione sia da parte della madre che da parte di chi
la circonda.
Di qui limportanza della preliminare informazione
sulle fonti di rischio in relazione alle attivitΰ svolte (rischio chimico,
biologico, movimentazione manuale e posture incongrue).
La valutazione del rischio e le misure preventive e
protettive da mettere in atto debbono tenere in debito conto sia i pareri dei
medici, sia le preoccupazioni delle singole lavoratrici.
La riservatezza sullo stato di una donna significa
che il datore di lavoro deve coinvolgere nel processo di tutela anche la donna
interessata dalla gravidanza per ottenere il suo consenso relativamente alle
misure da mettere in atto (es. cambio mansione, compiti o attivitΰ diverse,
etc).
Vanno tenute in considerazione anche quelle tensioni
psicologiche che sono proprie ad esempio in donne che hanno giΰ sofferto uno o
piω aborti spontanei. La divulgazione dovrΰ sempre avvenire con il consenso
dellinteressata e con il solo intento di proteggere e salvaguardare la salute
della donna e del suo nascituro.
Dopo la valutazione dei rischi sono stati individuati
i rischi connessi alla maternitΰ esistenti nellambito delle attivitΰ che si
sviluppano nella Scuola .................... e si θ arrivati a precisare quali
fattori di rischio, alla luce sia delle prescrizioni di legge che della
conoscenza scientifica in materia, debbano comportare interventi specifici.
Con questo primo passaggio sono state identificate le
attivitΰ a rischio ed i fattori di pericolo legati a gruppi di mansioni.
Le norme relative a donne gestanti, puerpere o in
periodo di allattamento impongono ai datori di lavoro, laddove il fattore di
rischio per la donna o il bambino non possa essere evitato con altri mezzi, di
cambiare condizioni o orari di lavoro ed offrire adeguate mansioni alternative.
Se ciς non θ possibile, la lavoratrice dovrΰ essere
dispensata dal lavoro per tutto il tempo necessario a proteggere la sua salute
o quella del bambino.
Sulla base dei singoli rischi, giΰ evidenziati con la
valutazione 626, sono giΰ in corso misure preventive e protettive quali
profilassi specifiche (vaccinazioni),
DPI, impianti a norma, ausilii meccanici.
Si θ stabilito un Protocollo Operativo (da attuare
entro 3 giorni lavorativi dalla data di comunicazione sullo stato di
gravidanza) che i Dirigenti Scolastici ed i Gestori della Scuola dovranno
seguire e che permetterΰ di adottare le misure necessarie affinchι
lesposizione al rischio sia evitata o ridotta con prescrizioni (vedi Scheda
Paragrafo10).
La Procedura prevede che la Direzione, con luso
della Scheda Specifica Analisi Mansione (Paragrafo 9) arrivi a stabilire la
presenza di fattori di rischio e la condizione dattuare.
Per analizzare piω puntualmente le possibili
soluzioni θ stata predisposta anche la Tabella del Paragrafo 7 che deve aiutare
nellanalisi della situazione lavorativa della donna in stato di gravidanza.
Dal risultato della compilazione della Scheda 9 si
potranno verificare quattro situazioni:
1. NON PRESENZA DI ALCUN FATTORE DI RISCHIO:
a) Mansione totalmente compatibile con la gravidanza per assenza di rischi specifici o sola esclusione di
attivitΰ a rischio.
2. PRESENZA ANCHE DI UN SOLO FATTORE DI RISCHIO:
b) Mansione parzialmente compatibile per lo svolgimento della quale θ sufficiente
escludere alcune attivitΰ o uso di sostanze o condizioni di lavoro.
c)
Assegnazione
a nuova mansione o nuovi compiti non
propri della mansione originaria purchθ la lavoratrice eserciti attivitΰ che
non la espongano a fattori di rischio che possano risultare dannosi per lei o
il bambino.
d) Interdizione al lavoro perchι non θ possibile modificare nι la mansione, nι
le attivitΰ specifiche e neppure le condizioni dellambiente di lavoro
(comunicazione allIspettorato del Lavoro).
La lavoratrice comunica
formalmente il suo stato di gravidanza alla Direzione Amministrativa della
Scuola |
La
Scheda Specifica Analisi della mansione della lavoratrice interessata |
Le mansioni individuate in cui opera personale
femminile sono state raggruppate in 14 Schede relative a gruppi specifici, che
elenchiamo di seguito, per i quali abbiamo considerato le attivitΰ ed i fattori
di rischio che possono avere effetti sia
sul nascituro che sulla donna in stato
di gravidanza, puerperio o in periodo di allattamento.
Alcune di queste attivitΰ sono assolutamente vietate o normate (vedi capitolo specifico), altre possono costituire fattore di rischio per la madre o il nascituro e possono essere limitate, escluse per il periodo in cui la donna gravida θ al lavoro o compiute con precauzioni o mezzi protettivi.
E evidente come una donna addetta ad una singola mansione possa svolgere attivitΰ diverse a seconda dellambiente di lavoro in cui si trova ad operare.
La Scheda riassuntiva che
si riporta per ogni Gruppo specifico di Mansioni serve come riferimento per
individuare i rischi che in generale vanno associati a quella tipologia di
lavoro, ma θ evidente come in ogni Scuola e per ogni mansione possano esserci
situazioni differenti che singolarmente andranno analizzate.
Per i singoli casi di gravidanza va comunque utilizzata, come giΰ detto nel precedente capitolo, la Scheda Specifica Analisi Mansione (punto 9) che permetterΰ una puntuale valutazione dei rischi di gravidanza per decidere tra:
a.
eliminazione
di alcuni compiti nellambito della mansione della donna interessata
b. cambio mansione per adibirla a compiti senza alcun
fattore di rischio
c.
interdizione
al lavoro per mancanza delle soluzioni a.
e b.
FATTORI DI RISCHIO IN
GRAVIDANZA Mansione:
Personale ausiliario |
Lavori di pulizia
servizi igienici, pulizia e lavaggio pavimenti, riassetto e pulizia camere, aule
scolastiche altri spazi della scuola. Mansioni specifiche: AUSILIARIA
GENERICA |
LA
MANSIONE COMPORTA LESPOSIZIONE AI SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO In
corsivo lavori in cui prestare attenzione o da eseguire con protezioni in
neretto i lavori vietati in stato di
gravidanza |
1. Prodotti chimici per la pulizia
o la disinfezione ( es. detergenti, disinfettanti) |
2. Rischio infezioni per pulizia
servizi igienici |
3. Posture incongrue / fatica
fisica
(accovacciate, in ginocchio, schiena piegata, movimenti ripetitivi) |
4. Posture incongrue prolungate
( stazionamento in piedi per piω di metΰ dellorario di lavoro) |
5. Movimentazione manuale di pesi
superiori ai 6/8 Kg con spinta, traino o sollevamento |
6. Lavori su scale o in quota |
7. Lavoro su piω turni compresi
quelli notturni |
8. Lavoro che prevede una
condizione di attivitΰ in cui la donna θ sola per molto tempo |
9. Esposizione a sbalzi termici |
10. Altro: |
FATTORI DI RISCHIO IN
GRAVIDANZA Mansione:
Personale Insegnante |
Attivitΰ scolastiche, interventi didattici di istruzione nel sistema scuola o CFP, lavori di programmazione e di equipe, lavori di ufficio. Mansioni
specifiche: INSEGNANTE INSEGNANTE CFP INSEGNANTE ISTRUTTORE |
LA
MANSIONE COMPORTA LESPOSIZIONE AI SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO In
corsivo lavori in cui prestare attenzione o da eseguire con protezioni in
neretto i lavori vietati in stato di
gravidanza |
1. Prodotti chimici per la pulizia
o la disinfezione ( es. detergenti, disinfettanti) |
2. Posture incongrue / fatica
fisica
(accovacciate, in ginocchio, schiena piegata, movimenti ripetitivi) |
3. Posture incongrue prolungate
( stazionamento in piedi per piω di metΰ dellorario di lavoro) |
4. Movimentazione manuale di pesi
superiori ai 6/8 Kg con spinta, traino o sollevamento |
5. Colpi, vibrazioni, scuotimenti
negli spostamenti con autoveicoli in attivitΰ di assistenza |
6. Rischio infortunistico per
colpi ed aggressioni in compiti di assistenza diretta a pazienti con malattie
psichiche e nervose (art. 5 DPR
1026/76) |
7. Esposizione ad agenti
biologici infettivi (in particolare per la rosolia divieto di esposizione se non
immunizzate) |
8. Lavoro dufficio con posizione
seduta per tempi lunghi ed utilizzo di videoterminali |
9. Altro: |
FATTORI DI RISCHIO IN
GRAVIDANZA Mansione:
Personale Cucina e Mensa |
Attivitΰ di
preparazione pasti e servizi in cucina e mensa Mansioni
specifiche: CUOCA AIUTO CUOCA ADDETTA ALLA CUCINA |
LA
MANSIONE COMPORTA LESPOSIZIONE AI SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO In
corsivo lavori in cui prestare attenzione o da eseguire con protezioni in
neretto i lavori vietati in stato di
gravidanza |
1. Prodotti chimici per la pulizia
o la disinfezione ( es. detergenti, disinfettanti) |
2. Posture incongrue / fatica
fisica
(accovacciate, in ginocchio, schiena piegata, movimenti ripetitivi) |
3. Posture incongrue prolungate
( stazionamento in piedi per piω di metΰ dellorario di lavoro) |
4. Movimentazione manuale di pesi
superiori ai 6/8 Kg con spinta, traino o sollevamento |
5. Lavori su scale o in quota |
6. Stazionamento prolungato vicino
a fonti di calore intenso |
7. Spostamenti ripetuti per piω
ore tra zone che espongono a forti sbalzi termici (celle frigorifere) |
8. Altro |
FATTORI DI RISCHIO IN
GRAVIDANZA Mansione:
Personale Servizi vari |
Attivitΰ specifiche
nei servizi di guardaroba, lavanderia e stireria Mansioni
specifiche: ADDETTA AL GUARDAROBA ADDETTA ALLA LAVANDERIA COMMESSA |
LA
MANSIONE COMPORTA LESPOSIZIONE AI SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO In
corsivo lavori in cui prestare attenzione o da eseguire con protezioni in
neretto i lavori vietati in stato di
gravidanza |
1. Prodotti chimici per la pulizia
( es. solventi ) |
2. Posture incongrue / fatica
fisica
(accovacciate, in ginocchio, schiena piegata, movimenti ripetitivi) |
3. Posture incongrue prolungate
( stazionamento in piedi per piω di metΰ dellorario di lavoro) |
4. Movimentazione manuale di pesi
superiori ai 6/8 Kg con spinta, traino o sollevamento |
5. Lavori su scale o in quota |
6. Stazionamento prolungato vicino
a fonti di calore intenso |
7. Lavoro su piω turni compresi
quelli notturni |
8. Lavoro che prevede una
condizione di attivitΰ in cui la donna θ sola per molto tempo |
9. Altro |
FATTORI DI RISCHIO IN
GRAVIDANZA Mansione:
Personale Portineria e Centralino |
Attivitΰ di portierato
e gestione centralino telefonico Mansioni
specifiche: ADDETTA ALLA PORTINERIA TELEFONISTA CENTRALINISTA |
LA
MANSIONE COMPORTA LESPOSIZIONE AI SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO In
corsivo lavori da evitare o da eseguire con protezioni in
neretto i lavori vietati in stato di
gravidanza |
1. Lavoro su piω turni compresi
quelli notturni |
2. Lavoro che prevede una
condizione di attivitΰ in cui la donna θ sola per molto tempo |
3. Lavoro con posizione seduta per
tempi lunghi |
9. Altro |
FATTORI DI RISCHIO IN
GRAVIDANZA Mansione:
Personale Amministrativo |
Attivitΰ di lavoro di
ufficio ed amministrazione Mansioni
specifiche: CAPO
SERVIZI AMMINISTRATIVI IMPIEGATA AMMINISTRATIVA OPERATRICE CENTRI
ELETTRONICI |
LA
MANSIONE COMPORTA LESPOSIZIONE AI SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO In
corsivo lavori da evitare o da eseguire con protezioni in
neretto i lavori vietati in stato di
gravidanza |
1. Lavoro che prevede una
condizione di attivitΰ in cui la donna θ sola per molto tempo |
2. Lavoro con posizione seduta per
tempi lunghi ed utilizzo videoterminali |
3. Altro |
La diversa normativa oggi in vigore ha individuato una serie di attivitΰ lavorative per le quali sussiste il divieto durante il periodo di gestazione e fino a sette mesi dopo il parto.
Riassumiamo sinteticamente quanto dettato dalle norme in vigore.
1. Lart. 3, primo comma della legge 30 dicembre 1971 n. 1204 cosμ recita:
θ E vietato adibire al trasporto e al sollevamento di pesi, nonchθ ai lavori pericolosi, faticosi ed insalubri le lavoratrici durante il periodo di gestazione e fino a sette mesi dopo il parto.
2. Il
regolamento di esecuzione della presente legge, il D.P.R. 25 novembre 1976 n.
1026, allart. 5 individua i lavori faticosi, pericolosi e insalubri,
VIETATI durante la gestazione e per
sette mesi dopo il parto o fino al termine del periodo di interdizione dal
lavoro.
Lelenco dei lavori vietati durante la gestazione e
per sette mesi dopo il parto sono i seguenti:
θ a. quelli
indicati nella tabella del DPR 303/56, per i quali vige lobbligo delle visite
mediche preventive e periodiche;
θ b. quelli
che espongono alla silicosi e allasbestosi, nonchθ alle altre malattie
professionali tabellate dal DPR 1124;
θ
c. lavori che comportano lesposizione alle radiazioni
ionizzanti previsti dal DPR 185;
θ d. lavori
di assistenza e cura degli infermi nei sanatori e nei reparti per malattie
infettive e per malattie nervose e mentali;
θ e. lavori
agricoli che implicano la manipolazione e luso di sostanze tossiche o
altrimenti nocive nella concimazione del terreno e nella cura del bestiame;
θ f. i
lavori su scale ed impalcature mobili e fisse;
θ g. i
lavori di manovalanza pesante;
θ h. i
lavori che comportano una stazione in piedi per piω di metΰ dellorario di
lavoro o che obbligano da una posizione particolarmente affaticante;
θ i. i
lavori con macchina mossa a pedale, o comandata a pedale, quando il ritmo del
movimento sia frequente, o esiga un notevole sforzo;
θ l. i
lavori con macchine scuotenti o con utensili che trasmettono intense
vibrazioni;
3. Lispettorato del lavoro puς ritenere che sussistano condizioni ambientali
sfavorevoli agli effetti dellart. 3, terzo comma, e dellart. 5 lettera b)
della legge 1204 anche quando vi siano:
θ
periodi di contagio derivanti alla lavoratrice
dai contatti di lavoro con il pubblico o con particolari strati di popolazione
specie nei periodi di epidemia.
4. Gli ulteriori interventi dellIspettorato del
Lavoro
Il periodo per il quale θ previsto, ai sensi del
terzo comma dellart. 3 della legge 1204, che la lavoratrice possa essere
spostata ad altre mansioni, puς essere frazionato in periodi minori anche
rinnovabili, su disposizione dellispettorato del lavoro, tenuto
anche conto dello stato di salute dellinteressata.
Sono quindi diverse le norme che regolamentano la
condizione della gravidanza, alcune ribadiscono adempimenti sugli stessi
fattori di rischio
Quindi una lavoratrice che rientri NEI CASI NORMATI (θ), che manifesti il suo stato di gravidanza, e che
non possa essere adibita ad altra mansione che non esponga a uno di questi
fattori di rischio, dovrΰ essere
esonerata dal lavoro.
1. AGENTI FISICI |
||||
Fattore
di rischio |
Mansioni
o Aree |
Periodo
da tutelare |
Riferim.
Norme |
Prescrizioni |
RADIAZIONI
IONIZZANTI |
Radiodiagnostica Ortopedia Odontostomatologia (medici,tecnici,
infermieri) |
Gestazione e puerperio in caso di
attivitΰ con rischio di contaminazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 D.Lgs 230/95 art.69 DPR 1026/76 art.5D |
-
Divieto di accesso nelle zone controllate e sorvegliate in attivitΰ
radiologica. Comunicazione a Medico Autorizzato ed Esperto Qualificato |
RADIAZIONI
NON IONIZZANTI |
Radiodiagnostica Risonanza magnetica Fisioterapia (medici,tecnici,
terapisti, infermieri) |
Gestazione e puerperio in caso di
attivitΰ con rischio di contaminazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 D.Lgs 230/95 art.69 DPR 1026/76 art.5D |
- Divieto di accesso nelle zone
controllate e sorvegliate durante leffettuazione dellattivitΰ radiologica |
RUMORE ( > 80 dBA Lep,d) |
Lavorazioni con mezzi meccanici o nei
pressi di sorgenti di rumore (Servizi
tecnici) |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 DPR 1026/76 art.5B |
Divieto di esposizione a Lep,d > 80 dBA |
STRESS TERMICO |
Addette Lavanderia e Guardaroba Addette
Stiratura |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 All.1 |
- Limitare lo stazionamento vicino a
fonti di calore per tempi prolungati |
MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI CARICHI |
Addette
servizi di Lavanderia, Guardaroba, Stireria. Personale addetto a servizi di
pulizia, cucina e mensa. Personale addetto a servizi educativi e di
assistenza. Personale
addetto a terapie mediche e fisioterapia. |
Gestazione e puerperio / allattamento
(fino a 7 mesi dopo il parto) |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 Legge 1204/71 art.3 DPR 1026/76 art.5D |
- Limitare la movimentazione manuale a
pesi NON superiori a 6/8 Kg a meno che si usino ausilii appropriati. -
Divieto di azioni di spinta e/o tiro di letti, carrozzelle etc. |
POSTURE
INCONGRUE PROLUNGATE |
Addette
servizi di Lavanderia, Guardaroba, Stireria. Personale
addetto a servizi di pulizia, cucina e mensa. Personale addetto a servizi
educativi e di assistenza. Personale
addetto a terapie mediche e
fisioterapia. Personale
amministrativo con utilizzo Videoterminali. |
Gestazione e puerperio / allattamento
(fino a 7 mesi dopo il parto) |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 DPR 1026/76 art.5G |
- Divieto di stazionamento in piedi per
piω di metΰ dellorario di lavoro -
Limitare la postazione seduta per lunghi tempi e pause di lavoro al VDT
ravvicinate nel tempo (ogni ora 15 minuti di pause lavorative) |
RISCHIO
INFORTUNISTICO PER COLPI O AGGRESSIONI |
Personale
addetto a servizi educativi e di assistenza. Personale addetto a terapie
mediche e fisIoterapia, personale infermieristico. |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 All.1 DPR
1026/76 art.5 |
- Divieto di effettuare compiti di
assistenza diretta a pazienti/utenti AFFETTI da MALATTIE NERVOSE E MENTALI |
2. LAVORI FATICOSI, PERICOLOSI, INSALUBRI |
||||
Fattore
di rischio |
Mansioni
o Aree |
Periodo
da tutelare |
Riferim.
Norme |
Prescrizioni |
LAVORO
SU TRE TURNI |
Personale
sanitario e tecnico addetto ai turni |
Gestazione e puerperio / allattamento
(fino a 7 mesi dopo il parto) |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 Legge 903/77 art.5 |
- Divieto di effettuazione turno
notturno, anche in reperibilitΰ |
LAVORI
FATICOSI, PERICOLOSI E INSALUBRI |
Addette
servizi di Lavanderia, Guardaroba, Stireria. Personale
addetto a servizi di pulizia, cucina e mensa. Personale addetto a servizi
educativi e di assistenza. Personale
addetto a terapie mediche e fisioterapia. |
Gestazione e puerperio / allattamento
(fino a 7 mesi dopo il parto) |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 DPR 432/76 art.1 DPR 1026/76 art.5A |
- Limitare la movimentazione manuale a
pesi NON superiori a 6/8 Kg a meno che si usino ausilii appropriati. -
Divieto di azioni di spinta e/o tiro di letti, carrozzelle etc. |
LAVORI
DI ASSISTENZA E CURA |
Addette
servizi di Lavanderia, Guardaroba, Stireria. Personale
addetto a servizi di pulizia, cucina e mensa. Personale addetto a servizi
educativi e di assistenza. Personale
addetto a terapie mediche e fisioterapia. |
Gestazione e puerperio / allattamento
(fino a 7 mesi dopo il parto) |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 DPR 1026/76 art.5L |
- Divieto di effettuare compiti di
assistenza diretta e somministrazione terapie a pazienti/utenti AFFETTI da
MALATTIE NERVOSE E MENTALI |
SPOSTAMENTI
INTERNI ED ESTERNI CONTINUI |
Addette
servizi di Lavanderia, Guardaroba, Stireria. Personale
addetto a servizi di pulizia, cucina e mensa. Personale addetto a servizi
educativi e di assistenza. Personale
addetto a terapie mediche e fisioterapia. |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 All. 1 |
- Limitare gli spostamenti interni ed
esterni alla struttura Non sostenerli per piω di 4 ore a turno. |
3. AGENTI BIOLOGICI |
||||
Fattore
di rischio |
Mansioni
o Aree |
Periodo
da tutelare |
Riferim.
Norme |
Prescrizioni |
VIRUS
DELLA ROSOLIA |
Personale
sanitario medico, tecnico ed infermieristico. Personale
di Laboratorio e tutto il personale di assistenza e di rapporto con utenza. |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 All. 2 |
-
Divieto di esposizione per i soggetti non immunizzati |
AGENTI
BIOLOGICI GRUPPI 2 3 - 4 |
Personale
sanitario medico, tecnico ed infermieristico. Personale
di Laboratorio e tutto il personale di assistenza. Personale
addetto ai servizi di pulizia. |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 All. 1 a2 |
- Divieto di compiti con alto rischio di
esposizione in base ai meccanismi di trasmissione degli agenti biologici - Obbligo alluso dei DPI |
Art.
75 del D.Lgs. 626/94 e Allegato XI
Classificazione
degli agenti biologici
Gli
agenti biologici sono ripartiti nei seguenti quattro gruppi a seconda del
rischio di infezione:
a) agente
biologico del gruppo 1: un agente che presenta poche probabilitΰ di causare
malattie in soggetti umani;
b) agente
biologico del gruppo 2: un agente che puς causare malattie in soggetti umani e
costituire un rischio per i lavoratori; θ poco probabile che si propaga nella
comunitΰ; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o
terapeutiche;
c)
agente biologico del gruppo 3: un agente
che puς causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio
per i lavoratori; l'agente biologico puς propagarsi nella comunitΰ, ma di norma
sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
d) agente
biologico del gruppo 4: un agente biologico che puς provocare malattie gravi in
soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e puς presentare
un elevato rischio di propagazione nella comunitΰ; non sono disponibili, di
norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche.
Allegato XI Elenco degli
agenti biologici classificati
1. Sono inclusi nella classificazione
unicamente gli agenti di cui θ noto che possono provocare malattie infettive in
soggetti umani.
2. La classificazione degli agenti
biologici si basa sull'effetto esercitato dagli stessi su lavoratori sani.
Essa non tiene conto dei particolari effetti sui lavoratori la cui sensibilitΰ
potrebbe essere modificata da altre cause quali malattia preesistente, uso di
medicinali, immunitΰ compromessa, stato di gravidanza o allattamento,
fattori dei quali θ tenuto conto nella sorveglianza sanitaria di cui all'art.
95.
3. Gli agenti biologici che non sono stati
inclusi nei gruppi 2, 3, 4 dell'elenco non sono implicitamente inseriti nel
gruppo 1.
4. Quando un ceppo θ attenuato o ha perso
geni notoriamente virulenti, il contenimento richiesto dalla classificazione
del ceppo parentale non θ necessariamente applicato a meno che la valutazione
del rischio da esso rappresentato sul luogo di lavoro non lo richieda.
5. Tutti i virus che sono giΰ stati
isolati nell'uomo e che ancora non figurano nel presente allegato devono essere
considerati come appartenenti almeno al gruppo due a meno che sia provato che
non possono provocare malattie nell'uomo.
6. Taluni agenti classificati nel gruppo
tre e indicati con asterisco (*) o con doppio asterisco (**) nell'elenco
allegato possono comportare un rischio di infezione limitato perchι normalmente
non sono veicolati dall'aria.
7. Le misure di contenimento che derivano
dalla classificazione dei parassiti si applicano unicamente agli stadi del
ciclo del parassita che possono essere infettivi per l'uomo.
4. AGENTI CHIMICI |
||||
Fattore
di rischio |
Mansioni
o Aree |
Periodo
da tutelare |
Riferim.
Norme |
Prescrizioni |
GAS
ANESTETICI |
Personale
sanitario medico, tecnico ed infermieristico |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 DPR 1026/76 art.5B DPR
303/56 |
- Divieto di esposizione a gas
anestetici |
ANTIBLASTICI E CHEMIOTERAPICI |
Personale
sanitario medico, tecnico ed infermieristico |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 All. 3 DPR 1026/76 art.5B DPR 303/56 |
-
Divieto di effettuare compiti con manipolazione di farmaci antiblastici e/o
chemioterapici |
ANTIVIRALI |
Personale
sanitario medico, tecnico ed infermieristico |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 All. 1 DPR 1026/76 art.5B DPR 303/56 |
- Divieto di effettuare compiti con
somministrazione e/o assistenza a terapie con antivirali |
FORMALDEIDE
E DERIVATI (formalina) E GLUTARALDEIDE |
Personale
sanitario medico, tecnico ed infermieristico. Personale
di Laboratorio |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 All. 1 DPR 1026/76 art.5B DPR 303/56 |
-
Divieto di effettuare compiti con fissazione di pezzi o tessuti e di utilizzo
di attrezzature per disinfezione |
SOLVENTI |
Addette
servizi di Lavanderia, Guardaroba, Stireria. Personale addetto a servizi di
pulizia, cucina e mensa. Personale addetto a servizi educativi e di
assistenza. Personale addetto a terapie mediche e fisioterapia, personale
infermieristico. |
Gestazione |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 DPR 1026/76 art.5B DPR
303/56 |
- Divieto di esposizione sia diretta che
indiretta a solventi. |
SOSTANZE
ETICHETTATE R40, R45, R49, R46,
R47 ( * ) |
Personale
sanitario medico, tecnico ed infermieristico. Personale
di Laboratorio |
Gestazione e puerperio / allattamento
(fino a 7 mesi dopo il parto) |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 All.1 |
-
Divieto di utilizzo di Kit da Laboratorio o altri preparati contenenti
sostanze etichettate anche con una sola di queste frasi di rischio. |
SOSTANZE
ETICHETTATE R61,
R63, R64 ( ** ) |
Personale
sanitario medico, tecnico ed infermieristico. Personale
di Laboratorio |
Gestazione e puerperio / allattamento
(fino a 7 mesi dopo il parto) |
Valutazione Rischio D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 All.1 |
-
Divieto di utilizzo di Kit da Laboratorio o altri preparati contenenti
sostanze etichettate anche con una sola di queste frasi di rischio. |
( * )
R40 = puς causare danni irreversibili
R45 e R49 = puς essere cancerogeno
R46 = puς provocare alterazioni genetiche ereditarie R47 = puς provocare malformazioni
genetiche (
** ) R61 = puς danneggiare i bambini non ancora nati R63 = possibile rischio per i bambini non
ancora nati R64 = possibile rischio per bambini
allattati al seno |
||||
N.B.:
I disinfettanti con cui usare precauzioni in gravidanza sono i derivati del
mercurio e lossido di etilene |
Tutte le lavoratrici esposte a rischio chimico,
biologico e di movimentazione manuale hanno partecipato a specifici Corsi di
Formazione ed hanno ricevuto materiali informativi relativi alle misure di
protezione e prevenzione da attuare per ridurre e/o evitare lesposizione ai
diversi fattori di rischio.
Tutte le donne che in stato di gravidanza potranno
continuare a lavorare normalmente, o in mansioni diverse o con compiti diversi,
verranno informate adeguatamente tramite la lettura di questo Documento.
|
|||||
Cognome:
Nome: |
|||||
Scuola
....................
|
|||||
Qualifica
e Mansione svolta dalla lavoratrice: |
scheda
N. ............ |
||||
BREVE
DESCRIZIONE delle attivitΰ svolte dalla lavoratrice ( a cura del preposto
responsabile) ...................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................... |
|||||
LA
MANSIONE COMPORTA LESPOSIZIONE AI SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO (
barrare la casella corrispondente sia per i fattori di rischio presenti che
per quelli non presenti) |
SI |
NO |
|||
1.
Posture incongrue / fatica fisica (accovacciate, in ginocchio, capo o tronco
spesso flessi, schiena piegata, movimenti ripetitivi di un distretto
corporeo) |
|
|
|||
2.
Posture incongrue prolungate ( stazionamento in piedi per piω di metΰ dellorario
di lavoro) |
|
|
|||
3.
Movimentazione manuale di pesi o persone con spinta, traino o sollevamento |
|
|
|||
4.
Prodotti chimici etichettati R40, R45 , R46, R47 ( * ) |
|
|
|||
4.
Prodotti chimici etichettati R48, R49, R60, R62, R63, R64 ( * * ) |
|
|
|||
5.
Prodotti chimici per la pulizia o la disinfezione ( es. detergenti,
disinfettanti) [ * * * ] |
|
|
|||
6.
Rischio infezioni per pulizia servizi igienici |
|
|
|||
7.
Rischio biologico per infezioni da trattamento liquidi biologici (es.
prelievi) o per contatto con pazienti |
|
|
|||
8.
Esposizione ad agenti biologici infettivi ( toxoplasma, rosolia ) [ divieto
esposizione se non immunizzate ] |
|
|
|||
9.
Colpi, vibrazioni, scuotimenti negli spostamenti con autoveicoli in attivitΰ
di assistenza |
|
|
|||
10.
Rischio infortunistico per colpi ed aggressioni in compiti di assistenza
diretta (art. 5 DPR 1026/76) |
|
|
|||
11.
Lavori di ufficio con posizione seduta per tempi lunghi ed utilizzo
videoterminali |
|
|
|||
12.
Lavoro su piω turni compresi quelli notturni |
|
|
|||
13.
Lavoro che prevede una condizione di attivitΰ in cui la donna θ sola per
molto tempo |
|
|
|||
14.
Lavori su scale e/o in quota |
|
|
|||
|
|
|
|||
Continua
SCHEDA 9 LA
MANSIONE COMPORTA LESPOSIZIONE AI SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO (
barrare la casella corrispondente sia per i fattori di rischio presenti che
per quelli non presenti) |
SI |
NO |
|||
15.
Radiazioni ionizzanti |
|
|
|||
16.
Radiazioni non ionizzanti ( ultrasuoni, campi magnetici U.V.) |
|
|
|||
17.
Stazionamento prolungato vicino a fonti di calore intenso |
|
|
|||
18.
Spostamenti ripetuti per piω ore tra zone che espongono a sbalzi termici
(celle frigorifere, esterno-interno della struttura) |
|
|
|||
19.
Esposizione a fonti di rumore che comportino un Livello di Esposizione
Personale (Lep) > 80 decibel |
|
|
|||
20.
ALTRO :
. |
|
|
|||
21.
ALTRO :
. |
|
|
|||
( * )
R40 = puς causare danni irreversibili
R45 e R49 = puς essere cancerogeno
R46 = puς provocare alterazioni genetiche ereditarie R47 = puς provocare malformazioni
genetiche (
* * ) R61 = puς danneggiare i bambini non ancora nati R63 = possibile rischio per i bambini non
ancora nati R64 = possibile rischio per bambini
allattati al seno |
|||||
[
* * * ] I disinfettanti con cui usare precauzioni in gravidanza sono i
derivati del mercurio e lossido di etilene |
|||||
|
|||||
Il
Gestore della Scuola:
.......
|
Data: |
||||
La
lavoratrice interessata:
|
Data: |
||||
Il
Preposto (caposervizio, capoarea, caporeparto)
del Scuola:
........
. |
Data: |
||||
Per
presa visione Il
Rappresentante dei Lavoratori Sicurezza:
...................
........
. |
Data: |
||||
|
|||||
La
presente scheda individua le attivitΰ per le quali la lavoratrice viene
esonerata nel periodo di gravidanza
Cognome:
Nome: |
||||
Scuola
.................... |
||||
Qualifica
e Mansione svolta dalla lavoratrice: |
scheda N. ............ |
|||
NEL
CORSO DEL PERIODO DI GRAVIDANZA VANNO
ELIMINATE LE SEGUENTI ATTIVITA ( barrare la casella relativa alle attivitΰ per le quali la
lavoratrice viene esonerata) |
Da
barrare |
|||
1.
Posture incongrue in attivitΰ che richiedano posizioni di lavoro
accovacciate, in ginocchio, a schiena piegata, movimenti ripetitivi e molto affaticanti |
|
|||
2.
Posture incongrue prolungate che richiedano uno stazionamento in piedi per
piω di metΰ dellorario di lavoro |
|
|||
3.
Movimentazione manuale di pesi superiori a 6/8 Kg |
|
|||
4.
Utilizzo di prodotti chimici etichettati R40, R45 , R46, R47, R48, R49, R60,
R62, R63, R64 |
|
|||
5.
Utilizzo di prodotti chimici per la pulizia o la disinfezione ( es.
detergenti, disinfettanti) |
|
|||
6.
Pulizia servizi igienici |
|
|||
7.
Trattamento liquidi biologici (es. prelievi) , terapie o assistenza diretta
con pazienti/utenti |
|
|||
8.
Spostamenti con autoveicoli per il trasporto in attivitΰ di assistenza
pazienti/utenti |
|
|||
9.
Lavori di ufficio con posizione seduta per tempi lunghi e utilizzo VDT,
prevedere pause di attivitΰ ogni ora |
|
|||
10.
Lavoro in turno di notte |
|
|||
11.
Lavoro che prevede una condizione di attivitΰ in cui la donna θ sola per
molto tempo |
|
|||
12.
Lavori su scale e/o in quota |
|
|||
13.
Lavori che prevedono esposizioni a radiazioni ionizzanti e non ionizzanti
(ultrasuoni, campi magnetici U.V.) |
|
|||
17.
Stazionamento prolungato vicino a fonti di calore intenso |
|
|||
18.
Spostamenti ripetuti per piω ore tra zone che espongono a sbalzi termici
(celle frigorifere, esterno-interno della struttura) |
|
|||
19.
Esposizione a fonti di rumore che comportino un Livello di Esposizione
Personale (Lep) > 80 decibel |
|
|||
13.
ALTRO :
. |
|
|||
Il
Gestore della Scuola:
|
Data: |
|||
Il
RSPP e lRLS:
. |
Data: |
|||
Per
accettazione la Lavoratrice:
. |
Data: |
|||
Il presente Documento θ stato elaborato in
collaborazione con il Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione
avvalendosi della consulenza di tecnici esterni.
Tale documento verrΰ rielaborato in occasione di cambiamenti allinterno della Scuola e su riorganizzazioni specifiche del lavoro che comportino modifiche significative ai fini della sicurezza e della salute delle lavoratrici.
.....................,
il ............................
Firmato
Il Datore di Lavoro:
..........................................................................................................
per presa visione:
Il Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione:
.........................................................
Rappresentante Lavoratori Sicurezza (RLS):
......................................................